La Procura di Pavia interrogherà Alberto Stasi e Marco Poggi come testimoni nel caso Garlasco. L’obiettivo è fare chiarezza su Andrea Sempio.
Il delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, resta uno dei casi più controversi della cronaca nera italiana. Dopo un lungo iter giudiziario, Alberto Stasi, allora fidanzato della vittima, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione. Tuttavia, elementi rimasti in ombra e nuove tracce genetiche hanno spinto la Procura di Pavia a riaprire l’indagine, questa volta puntando l’attenzione su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
Il nome di Sempio, già finito sotto i riflettori in passato e poi scagionato, è tornato al centro dell’inchiesta grazie a nuove analisi sul DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. I magistrati, guidati da Fabio Napoleone, stanno cercando di ricostruire i rapporti personali e gli spostamenti dei protagonisti nelle ore del delitto.

Le convocazioni del 20 maggio: mossa chiave degli inquirenti
Secondo quanto riportato da Adnkronos, martedì 20 maggio sarà una giornata cruciale per le indagini. Saranno ascoltati Andrea Sempio, Alberto Stasi (in qualità di testimone assistito, accompagnato dai suoi legali), e Marco Poggi, fratello della vittima, ora residente a Mestre. La scelta di interrogare queste tre figure nella stessa giornata appare una mossa strategica della Procura, volta a mettere pressione e raccogliere testimonianze chiave in parallelo.
Gli inquirenti mirano a chiarire dettagli ancora oscuri: la reale presenza di Sempio quella mattina, i contatti precedenti con Chiara Poggi e soprattutto la validità del suo alibi. La Procura vuole inoltre approfondire la possibile esistenza di un secondo autore del delitto, il cosiddetto “Ignoto 2”.
La Procura stringe il cerchio
L’intento dichiarato, come evidenziato da Adnkronos, è stringere il cerchio su Andrea Sempio. L’interrogatorio potrebbe rappresentare il momento in cui l’indagato verrà messo di fronte alle carte dell’accusa. Le prossime settimane diranno se si tratta del tassello finale per risolvere definitivamente uno dei misteri giudiziari più discussi degli ultimi decenni.